di Adriana Calì
Ci sarà tempo fino al 16 luglio 2025 per presentare progetti che riguardano la nuova misura della Regione Lazio su “Efficienza Energetica e Rinnovabili per le Imprese” e che sostiene investimenti per il risparmio energetico e per la produzione di energia da fonti rinnovabili delle imprese del Lazio.
Non è un bando “semplice”: tuttavia la tipologia di progetti che possono essere finanziati merita attenzione perché consente alle imprese di coprire le spese relativamente agli investimenti sull’efficientamento energetico ovvero agli edifici di ridurre i consumi a vantaggio di sistemi più ecosostenibili.
Il bando è “a sportello” quindi la richiesta può essere presentata in qualsiasi momento fino, appunto, alla chiusura fissata il prossimo luglio 2025 (e a meno di esaurimento risorse).
Le risorse complessive, a valere sul PR FESR LAZIO 2021-2027, sono 40 milioni di euro, suddivisi nei seguenti obiettivi specifici:
Promuovere l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di gas a effetto serra (20 milioni)
Promuovere le energie rinnovabili in conformità della direttiva (UE) 2018/2001 sull’energia da fonti rinnovabili (20 milioni).
I progetti possono riguardare le seguenti tipologie:
progetti di Investimento per l’Efficienza Energetica degli Edifici (tipologia A)
progetti di Investimento per l’Efficienza Energetica dei Processi Produttivi (tipologia B)
Si possono aggiungere anche progetti di Investimento per l’Autoproduzione di Energia da Fonti Rinnovabili (tipologia C) ma il contributo a questa tipologia non può superare il 50% del costo totale dell’intero progetto.
Il contributo è a fondo perduto e va da un minimo di 150.000 euro ad un massimo di 2 milioni di euro.
Una tabella allegata alla documentazione dell’Avviso pubblico riporta i regimi e le intensità di aiuto previste dal finanziamento.
Ma quali sono i criteri che devono essere rispettati per presentare i progetti?
Rimandando a tutti i dettagli e i documenti che sono pubblicati sul sito di Lazio Innova (Efficienza energetica e rinnovabili per le imprese - LazioInnova) possono essere sintetizzati in:
imprese con sede operativa nel Lazio
l’unità produttiva nella quale si prevede di realizzare l’investimento deve aver registrato complessivamente nell’anno 2023 consumi di energia primaria non inferiori a 60 MWh/anno
ogni impresa può presentare un solo progetto, in forma singola
le imprese devono essere in contabilità ordinaria e possedere i requisiti previsti per contrarre con la Pubblica Amministrazione.
Altra caratteristica fondamentale è che ogni progetto, nel suo complesso, deve determinare una riduzione di almeno il 30% delle emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra rispetto alle emissioni ex ante.
Per quanto riguarda l’efficienza energetica degli edifici, gli investimenti devono determinare una riduzione di almeno il 30% dei consumi di energia primaria rispetto ai consumi ex ante.
Per la quantificazione della riduzione al fine della verifica del rispetto dell’obiettivo minimo del 30% si tiene conto, in entrambi i casi, dell’impatto degli investimenti per la produzione di energia da fonti rinnovabili eventualmente inclusi nel progetto.
Gli investimenti inclusi nel progetto devono risultare da una diagnosi energetica ex ante e devono essere confermati in una relazione tecnica ex post.
Interessante il supporto alle spese perché vengono riconosciute sia le spese per gli investimenti (progetti A, B e C) che quelle per le attività di supporto del progetto.
Tra le spese ammesse anche quelle per l’acquisto di terreni e fabbricati sono entro il limite del 10% del totale delle spese per Investimenti.
Tassativo il termine di conclusione e rendicontazione del progetto: entro 18 mesi dall’approvazione.


