IL METODO LEAN - Lean e Green

di Pietro Schioppetto


Nel suo ultimo libro “Lungo la corrente. Viaggio nell’Europa che affronta il cambiamento climatico”, Lorenzo Colantoni, analista di IAI e giornalista ambientale, racconta, tra vari altri esempi, della difficile situazione dell’Almeria, l’arida regione meridionale della Spagna divenuta negli ultimi decenni una delle maggiori produttrici europee di frutta e ortaggi, grazie al boom della coltivazione in serra, e oggi spaccata sulle modalità e la stessa possibilità di mantenere questo modello produttivo e salvaguardare le ultime aree naturali della zona. Uno scenario apocalittico che conosciamo bene anche in Italia, specialmente dopo questa estate 2024 che ha visto la Sicilia affrontare una delle peggiori crisi idriche degli ultimi decenni, con le riserve d’acqua, già limitate, che sono state messe a durissima prova da una combinazione di fattori climatici estremi e da ben note inefficienze gestionali.
La carenza d’acqua ha devastato l’agricoltura, con campi bruciati, colture abbandonate, animali abbattuti e minacciato seriamente il turismo, due pilastri dell’economia locale, ma ha impattato anche sulla vita dei cittadini comuni.Questa situazione evidenzia la necessità urgente di adottare soluzioni innovative per gestire le risorse naturali sempre più scarse e contese. La politica, italiana ed europea, ha la necessità di fare scelte strategiche e probabilmente dolorose e sicuramente serviranno grandi investimenti infrastrutturali e nuove tecnologie. Ma, oltre a questo, si può anche agire dal basso, adottando soluzioni incrementali volte all’efficienza del consumo idrico e al Miglioramento Continuo dei processi connessi al ciclo dell’acqua. In questo contesto, la metodologia Lean, con il suo approccio focalizzato sulla riduzione degli sprechi e l’ottimizzazione delle risorse, rappresenta un potente strumento per aiutare le industrie e i servizi ad adattarsi ad un mondo sempre più influenzato dal cambiamento climatico.
Lo spunto per la trasformazione nel modo di pensare al consumo delle risorse deve prendere il via dal Green Deal Europeo e dalla a Nature Restoration Law che rappresentano le risposte più ambiziose dell’Unione Europea al cambiamento climatico, con gli obiettivi di rendere l’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050 e di ripristinare la naturalità di vaste aree antropizzate.
Questi piani richiedono però un profondo cambiamento in tutti i settori dell’economia. La metodologia Lean, che si basa su principi come la riduzione degli sprechi, l’efficienza dei processi e il miglioramento continuo, offre un framework ideale per supportare questo processo di trasformazione, non solo riducendo l’impatto ambientale, ma anche migliorando la resilienza delle aziende e delle comunità.
Considerando anche solo la questione idrica, tutti i settori economici con i più alti livelli di consumi potrebbero ridurli gradualmente ma in maniera consistente, grazie all’applicazione della Lean.
In ambito manifatturiero, l’integrazione tra Lean Manufacturing e Industry 4.0, con la 5.0 in arrivo, la digitalizzazione e l’automazione, possono amplificare l’efficacia dei principi Lean, permettendo un monitoraggio continuo e un’ottimizzazione in tempo reale dei processi. Ad esempio, l’uso di sensori e sistemi di analisi dei dati lungo le linee produttive può aiutare a identificare in modo preciso le aree di spreco, facilitando interventi tempestivi e mirati. Nell’agricoltura, l’applicazione della metodologia Lean può portare a una significativa riduzione degli sprechi di risorse come l’acqua e i fertilizzanti. L’adozione di pratiche di irrigazione basate sulla metodologia Lean, che supporta l’implementazione di tecnologie come il monitoraggio del suolo in tempo reale, la microirrigazione e l’analisi predittiva dei bisogni delle piante, può ottimizzare l’uso dell’acqua, riducendo le perdite e migliorando la resa delle colture. Allo stesso modo, l’ottimizzazione dei processi della logistica agricola, riducendo i tempi di trasporto e migliorando l’efficienza della catena del freddo, può contribuire a ridurre lo spreco idrico.
Il turismo è poi l’altro settore che può trarre grandi benefici dalla metodologia Lean, visto che l’efficienza operativa e la riduzione degli sprechi sono fondamentali per le strutture turistiche. Ad esempio, l’ottimizzazione della gestione energetica e idrica negli hotel, attraverso l’uso di metodologie Lean, che vadano ad individuare i momenti in cui la clientela e il personale sprecano il maggior quantitativo di risorse idriche, può ridurre significativamente l’impatto ambientale, senza impattare ma anzi migliorando l’esperienza dei clienti.