DL “RISCOSSIONE”: definitivo il riordino del sistema nazionale della riscossione!

di Antonio Procida


Il 3 luglio 2024, il Governo ha approvato in via definitiva il Decreto Legislativo per il riordino del sistema nazionale della riscossione, attuando gli articoli 1 e 18 della Legge n. 111 del 2023.
Modifiche e Novità - Tra le principali novità introdotte durante l’iter di approvazione si segnala la cartolarizzazione dei crediti non recuperati e l’impugnabilità del ruolo e della cartella, se non validamente notificati.
La ricerca di un difficile equilibrio tra l’esigenza di accelerare la riscossione e quella di consentire le adeguate difese del contribuente, rivedendo i limiti alla non impugnabilità del ruolo e della cartella introdotti alla fine del 2021, ha consentito di inserirsi nel solco indicato dalla sentenza n. 190/2023 della Consulta che aveva auspicato un intervento normativo di sistema.
Versione definitiva del Decreto che tiene conto, sebbene parzialmente, di alcune delle osservazioni avanzate dalla nostra associazione FEDAPI - Federazione Artigiani e Piccoli Imprenditori e contenute nei pareri delle commissioni parlamentari allo schema di decreto.
Struttura del Decreto - Il decreto è composto da 19 articoli che ridisegnano il sistema di riscossione. Nello specifico:
Articolo 1 - Stabilisce una pianificazione annuale delle procedure di riscossione, inserita nella convenzione tra MEF e Agenzia delle Entrate. Articolo 2 - Elenca gli adempimenti a carico dell’agente della riscossione a partire dal 1° gennaio 2025. Articolo 3 - Prevede il discarico automatico delle quote non riscosse al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello dell’affidamento. Articolo 4 - Esclude temporaneamente dal discarico automatico le quote per le quali sussistono specifiche condizioni ostative. Articolo 5 - Disciplina il riaffidamento dei carichi, consentendo all’ente creditore di gestirli in proprio o riaffidarli. Articolo 6 - Introduce nuove regole per la verifica e il controllo dell’azione di recupero dei crediti e la responsabilità dell’agente della riscossione. Articolo 7 - Istituisce una commissione per analizzare il magazzino dei crediti e formulare soluzioni per il discarico. Articoli 8 e 9 - Specificano le norme per la riscossione delle quote non riscosse e i termini per la verifica e il discarico. Articolo 10 - Abroga norme obsolete in materia di discarico per inesigibilità e controllo dell’attività di riscossione.

Disposizioni Complementari e Modifiche

Articolo 11 - Stabilisce disposizioni organizzative e funzionali connesse alla riforma della riscossione. Articolo 12 - Modifica le disposizioni sull’impugnazione dell’estratto di ruolo, permettendo di contestare cartelle ed estratti non notificati validamente. Articolo 13 - Introduce nuove ipotesi di rateazione dei pagamenti per i contribuenti in difficoltà temporanea. Articolo 14 - Razionalizza le procedure di riscossione delle entrate riscuotibili mediante ruolo. Articolo 15 - Regola la riscossione nei confronti dei coobbligati solidali. Articolo 16 - Facilita il pagamento mediante compensazione volontaria con crediti d’imposta. Articolo 17 - Aggiunge disposizioni in materia di resa del conto dei giochi. Articolo 18 - Contiene le disposizioni finanziarie. Articolo 19 - Regola l’entrata in vigore del decreto.
Approfondimento capitolo rateazioni - Il Decreto sulla riscossione introduce la nuova dilazione rateale, con una progressione a scaglioni per ragioni di sostenibilità economica.
Nel dettaglio il prossimo anno (2025) e anche nel 2026, per i debiti fino a 120mila euro, si potrà avere una dilazione in 84 rate mensili contro le 72 attuali. Nel 2027 e 2028 si passerà a 96 rate, mentre dal 2029 la dilazione si allungherà fino a 108 rate. A partire dal 2031 poi, a semplice richiesta, si potrà dilazionare ancora, arrivando a 120 rate mensili. Per ottenere lo stesso numero di rate per i debiti superiori a 120mila euro, invece, così come prevede la legislazione vigente nella cosiddetta rateazione straordinaria, il contribuente dovrà invece provare la propria situazione di obiettiva difficoltà economico-finanziaria.
Queste misure mirano a migliorare l’efficienza della riscossione e a risolvere problemi strutturali, garantendo un approccio più trasparente e gestibile per contribuenti e amministrazioni locali.