COME CONTRASTARE L’AUMENTO DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO E FARE PREVENZIONE

di Romano Benini


Con la ripresa dell’attività economica e produttiva, soprattutto in settori a maggior rischio di infortuni come l’edilizia e l’agricoltura, e l’aumento dell’occupazione che abbiamo avuto in questi mesi è aumentato anche il rischio degli infortuni e sono state purtroppo diverse le tragedie con esito mortale. Anche per questo motivo sono state introdotte regole nuove e più rigorose per prevenire e contrastare il fenomeno degli infortuni. Sono state approvare nuove regole per il rafforzamento e aggravamento del regime sanzionatorio in materia di tutela della salute e sicurezza del lavoro, nonché per la prevenzione ed il contrasto al lavoro irregolare. È stato previsto l’inasprimento delle sanzioni amministrative in materia di contrasto al lavoro sommerso in edilizia e in agricoltura, nonché l’aggravamento delle sanzioni penali per contrastare il fenomeno della somministrazione abusiva di lavoro, spesso dissimulata da contratti di appalto e distacchi fittizi. È stato poi introdotto per la sicurezza nei cantieri, a partire dal 1° ottobre di quest’anno, un nuovo sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi (la cosiddetta patente a crediti), obbligatoria per imprese e lavoratori autonomi che intendano operare nell’ambito dei cantieri edili.
Sono stati attivati diversi strumenti di intervento per sostenere chi opera nel pieno rispetto delle regole, per esempio è stato introdotto nell’ambito degli appalti pubblici e privati un obbligo di richiesta del certificato di congruità dell’incidenza della manodopera sull’opera complessiva prima di procedere al saldo finale dei lavori. È stato istituito un elenco informatico, consultabile pubblicamente, in cui viene inserito il datore di lavoro, nell’ipotesi in cui, all’esito dell’accertamento ispettivo, non emergano violazioni o irregolarità in materia di lavoro, legislazione sociale e di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. All’iscrizione nella lista di conformità si accompagna il rilascio, da parte dell’Ispettorato nazionale del la-voro, di un apposito attestato necessario per partecipare a gare ed appalti.
Di fronte all’aumento degli infortuni e delle situazioni di rischio è necessario aumentare i controlli. E’ quanto si sta facendo: tra gli Ispettori già assunti e quelli da assumere sulla base delle nuove norme, ai 2.300 che avevamo, ne sono stati aggiunti nel 2023 altri 1.600. L’anno scorso le ispezioni sono aumentate del venti per cento rispetto al 2022 e quest’anno l’obiettivo è che l’aumento sia ancora maggiore anche per via del potenziamento in corso del personale ispettivo. Ma i numeri degli infortuni dimostrano che questo non è ancora sufficiente, perché sono centinaia di migliaia i controlli e le verifiche da fare costantemente per favorire la prevenzione.
Nel bilancio di previsione 2024 dell’Inail sono raddoppiate, rispetto al 2023, le risorse impiegate per le politiche di prevenzione in materia di sicurezza. In particolare, sono presenti, in modo ormai strutturale, risorse destinate alle attività di prevenzione per bandi Isi e incentivi alle imprese per più di 500 milioni di euro, necessari a promuovere la riduzione del fenomeno infortunistico, che potranno essere incrementate nel corso del 2024. Altrettanto importante, inoltre, è l’investimento in formazione destinato alla crescita delle competenze dei lavoratori e degli operatori della sicurezza, che da oltre 10 milioni passa a 50 milioni di euro. Sono inoltre aumentate le risorse per la riduzione del premio assicurativo delle imprese che realizzano interventi migliorativi per la prevenzione. Tutto questo può non essere risolutivo se insieme ai controlli ed alle verifiche non si riesce davvero ad intervenire in modo efficace per diffondere quella cultura della salute, della sicurezza e della prevenzione che deve essere una componente centrale nella nostra cultura del lavoro.
Con il “Decreto Lavoro” lo scorso anno è stata estesa la copertura assicurativa Inail a tutto il personale scolastico - docente e non - e agli studenti degli istituti di istruzione di ogni ordine e grado per gli infortuni occorsi durante tutte le attività formative. L’istituzione del Fondo per i familiari degli studenti vittime di infortuni in occasione delle attività formative è stato un altro risultato importante che va in questa direzione. Fare cultura della prevenzione significa sostenere la massima attenzione su come ci comportiamo nei luoghi di lavoro ed a scuola, ma anche per le strade, visto che sono numerosi gli incidenti che avvengono proprio lungo i percorsi che separano la casa dalle scuole e dai luoghi di lavoro. I cambiamenti della nostra economia hanno determinato un aumento costante degli infortuni in itinere, figli anche di quella accelerazione dei tempi di lavoro, di quello stress e stanchezza che costituiscono spesso la condizione che determina l’esposizione al rischio e che dobbiamo contrastare anche attraverso il sostegno alla promozione del welfare aziendale e del benessere sul lavoro, da rafforzare per legge e nei contratti di lavoro.